
Tragedia all’Eur: 22enne muore dopo una serata in discoteca

Nicola Sganappa, 22enne originario di Baschi (Terni), ha perso la vita nella notte tra venerdì e sabato in circostanze ancora da chiarire. La madre, Maria Angela Santini, è devastata e si chiede se suo figlio avrebbe potuto salvarsi se i soccorsi fossero stati chiamati prima. Nicola era partito dall’Umbria con amici per trascorrere una serata a Roma, ma non è mai tornato a casa. Il giovane è stato trovato agonizzante su un marciapiede in viale della Civiltà del Lavoro, vicino a una discoteca dell’Eur, privo di cellulare e cappotto. Nonostante i tentativi di rianimazione durati 50 minuti, è deceduto. La Procura di Roma ipotizza il reato di “morte come conseguenza di altro reato”, con particolare attenzione all’omissione di soccorso.
Indagini concentrate sulla discoteca e il percorso di Nicola
Le autorità stanno analizzando i 200 metri che separano il locale dal punto in cui Nicola è stato trovato. Le telecamere di sorveglianza della discoteca sono state acquisite per ricostruire gli ultimi momenti del ragazzo, mentre i compagni hanno riferito di aver perso contatto con lui intorno alle 2 di notte, senza riuscire a rintracciarlo. Poco prima, un controllo di routine della polizia aveva portato alla chiusura anticipata del locale per il mancato rispetto della capienza massima. L’autopsia e gli esami tossicologici saranno fondamentali per chiarire le cause del decesso, mentre si escludono segni di violenza sul corpo. Sganappa soffriva di alcune patologie e, secondo gli amici, aveva bevuto solo “qualche drink” e non assumeva droghe, nonostante il dettaglio delle pupille dilatate abbia aperto ipotesi sull’uso di sostanze.
Il cordoglio di una comunità unita nel dolore
La morte di Nicola ha lasciato un vuoto enorme nella sua famiglia, tra gli amici e nella comunità di Baschi, dove il sindaco ha proclamato il lutto cittadino. Ex calciatore con una grande passione per lo sport, aveva abbandonato il calcio per motivi di salute, ma era amato e stimato da tutti. L’azienda in cui lavorava lo ricorda come un ragazzo serio ed educato, mentre il fratello, capitano della Virtus Baschi, ha ricevuto numerosi messaggi di solidarietà. La comunità si stringe attorno alla famiglia per onorare la memoria di un giovane descritto come un “fiore di ragazzo”.