
Stalking e minacce: Lulù Selassié a giudizio per le persecuzioni contro Manuel Bortuzzo

Manuel Bortuzzo, nuotatore paralimpico e medaglia di bronzo ai Giochi di Parigi 2024, è stato vittima di stalking da parte della sua ex fidanzata, Lucrezia “Lulù” Hailé Selassié, autoproclamata principessa etiope. La Procura di Roma ha rinviato a giudizio l’influencer per atti persecutori, minacce e comportamenti ossessivi, avvenuti tra il 2022 e il 2023, dopo la fine della loro relazione.
Secondo quanto riportato dal capo di imputazione, Selassié avrebbe provocato al nuotatore “uno stato d’ansia e paura e un fondato timore per la sua incolumità”, costringendolo a cambiare abitudini di vita e a bloccarla sui social. Gli episodi più gravi includono minacce verbali come “Se non stai con me ti ammazzo e mi ammazzo”, appostamenti durante impegni sportivi e agguati in ospedale. In uno di questi casi, l’influencer avrebbe bussato con violenza alla porta di una sala operatoria a Latina, insultando i medici che le impedivano l’accesso.
Appostamenti e aggressioni anche all’estero
Le persecuzioni non si sono limitate all’Italia. Nel 2023, durante i mondiali di nuoto a Manchester, Lulù avrebbe prenotato una stanza nello stesso albergo di Bortuzzo, lasciandogli bigliettini amorosi e sperando di incontrarlo. La scena si è ripetuta ad aprile 2024 in Portogallo, durante i mondiali paralimpici, dove l’influencer lo avrebbe aggredito dopo essere entrata nella sua stanza, colpendolo con due schiaffi.
A seguito di questi episodi, Bortuzzo ha denunciato la 26enne, portando all’emissione di un divieto di avvicinamento e all’obbligo per Selassié di indossare un braccialetto elettronico. L’influencer, che avrebbe ammesso parzialmente i suoi comportamenti ossessivi, ha scelto il rito abbreviato, con il processo fissato dal gup per il 13 marzo prossimo, ma la sua richiesta di revoca della misura del braccialetto elettronico è stata respinta dal giudice Francesca Ciranna. Bisognerà attendere l’udienza fissata dal giudice per le indagini preliminari, che è prevista per la fine di gennaio.
Chi sono i protagonisti
Manuel Bortuzzo, classe 1999, è una figura simbolo dello sport italiano. Vittima di una sparatoria nel 2019, che gli ha causato una lesione spinale e lo ha lasciato paralizzato, non ha mai rinunciato alla sua passione per il nuoto, raggiungendo successi internazionali. Lulù Selassié, classe ’98, nota per la sua partecipazione al Grande Fratello, insieme alle sorelle si definisce discendente della dinastia imperiale etiope, un titolo contestato e giudicato falso da un tribunale svizzero.
Il caso Selassié-Bortuzzo riaccende i riflettori sul tema dello stalking e sulla necessità di tutelare le vittime, soprattutto in contesti di alta visibilità pubblica. E questa volta i ruoli sono invertiti, giacchè rispetto alla maggioranza dei casi, è l’uomo la vittima della persecuzione.