
Turisti gladiatori per un giorno al Colosseo, l’accordo con Airbnb

Riportare l’Anfiteatro Flavio alla sua destinazione originaria, quella di arena per i gladiatori, facendo risuonare di nuovo l’antico grido di saluto che dava il via alle competizioni: “Ave Caesar, morituri te salutant!“. Questo il progetto nato dalla collaborazione tra Airbnb e il Parco Archeologico del Colosseo che da subito ha scatenato una ridda di polemiche. L’iniziativa prevede un’esperienza unica per pochi turisti selezionati (16 per l’esattezza): diventare gladiatori per un giorno, imparando le tecniche di combattimento dell’epoca e indossando armature che riproducono quelle indossate realmente 2000 anni fa da coloro che si sfidavano nell’arena. Il tutto all’interno di un accordo da 1,5 milioni di dollari che coinvolge il noto portale di prenotazioni online e l’area archeologica più famosa al mondo.
Il progetto, denominato “Il Colosseo si racconta”, offre una prospettiva inedita della vita degli antichi gladiatori, con il supporto di Ars Dimicandi e del Gruppo Storico Romano. Tuttavia, l’iniziativa ha sollevato critiche politiche e culturali, accusata da alcuni di mercificare un patrimonio storico di inestimabile valore. Il Campidoglio, tramite l’assessore Massimiliano Smeriglio, ha espresso perplessità, definendo l’accordo “improprio” dal punto di vista istituzionale e accusando Airbnb di strumentalizzare la cultura per fini commerciali.
Dal canto suo, il Parco Archeologico del Colosseo difende la scelta, evidenziando come i fondi raccolti saranno reinvestiti nella tutela del sito e nel miglioramento dell’esperienza dei visitatori. Il direttore Alberto Tognà ha ribadito nei giorni scorsi ai media: “Si combatterà, il Comune se ne faccia una ragione”, sottolineando così che le polemiche per non lo faranno recedere dal portare avanti il progetto. Ha inoltre sottolineato come questa collaborazione internazionale possa rappresentare un’opportunità per ampliare l’attrattiva turistica e avvicinare il pubblico alla Storia.
Nel frattempo, le prenotazioni per l’esperienza si stanno moltiplicando, segno di un grande interesse da parte dei turisti, nonostante il dibattito acceso. La sfida ora sembra essere quella di trovare un equilibrio tra valorizzazione e rispetto del patrimonio storico, evitando che la cultura diventi oggetto di mero consumo.