
Farmaci rubati e falsificati: l’ascesa del mercato nero delle ricette

A Roma, cresce il traffico illegale di farmaci attraverso ricette rubate o falsificate, un fenomeno che rappresenta una nuova “miniera” per il mercato nero. Le indagini delle forze dell’ordine hanno svelato come, tramite timbri e firme falsi, i pusher riescano ad ottenere oppiacei e psicofarmaci da tagliare, modificare e rivendere a tossicodipendenti e insospettabili. Il fenomeno vede un aumento del 10% rispetto allo scorso anno nel numero di denunce da parte di medici e farmacisti, allarmati dalla crescente richiesta di queste sostanze.
Un caso recente coinvolge un giovane di 26 anni, trovato in possesso di numerose ricette false e medicinali pericolosi. Soprannominato “Serpentone” di Corviale, il ragazzo è stato arrestato con l’accusa di furto e ricettazione di farmaci. Gli inquirenti hanno scoperto che le ricette, rubate o contraffatte, venivano usate per ottenere droghe a base di oppiacei e psicotropi come lo “Stilnox” e lo “Zolpidem”, sostanze molto richieste.
Il ruolo delle farmacie è cruciale: molti farmacisti, se notano comportamenti sospetti, si rifiutano di fornire il farmaco e segnalano l’episodio alle autorità. Tuttavia, non mancano i casi in cui persone insospettabili, spesso di elevato status sociale, richiedono questi farmaci per scopi non terapeutici, creando così una domanda che contribuisce a rendere il traffico di farmaci sempre più sofisticato.
La Federfarma Lazio si è espressa sulla questione, consigliando ai farmacisti di mantenere un atteggiamento vigile e di non cedere alle pressioni. L’Ordine dei Medici sostiene che tali episodi minano la fiducia tra pazienti e professionisti della salute, aggiungendo che, per evitare ulteriori abusi, sono state intensificate le misure di controllo e tracciabilità delle ricette.