
Devastato il centro anziani alla Romanina in un raid vandalico notturno

Nella notte tra venerdì e sabato, il centro anziani di via Giuseppe Gregoraci, nella zona della Romanina, è stato oggetto di un devastante raid vandalico. All’apertura della struttura, gli anziani hanno trovato una scena di distruzione e saccheggio: porte scardinate, pareti interne abbattute con picconi e mazzette, mobili distrutti e arredi devastati. I vandali hanno preso di mira persino il fondo cassa del centro, oltre ai generi alimentari che erano stati acquistati per la festa dei nonni, in programma nei prossimi giorni.
Oltre al danno materiale, ciò che ha lasciato sconvolti gli anziani è stata la violenza dell’atto. Nulla è stato risparmiato: dai mobili agli arredi, fino ai muri e alle attrezzature della cucina. “Hanno razziato tutto, persino svuotato le macchinette delle bibite e delle merendine”, raccontano amareggiati i responsabili della struttura. Gli anziani, affranti, si sono subito messi al lavoro per riparare e sistemare ciò che potevano, cercando di rimettere in ordine gli spazi devastati. “Mai ci saremmo aspettati una cosa del genere”, hanno dichiarato, mentre con l’aiuto di una carriola tentavano di ripulire i detriti.
La denuncia è stata subito presentata alle forze dell’ordine, che stanno cercando di fare chiarezza sull’accaduto e di quantificare i danni subiti, non solo economici, ma anche emotivi. “Il denaro rubato non è la parte peggiore, è lo choc per quello che abbiamo trovato”, ha dichiarato un anziano frequentatore del centro.
Intanto, nel quartiere, cresce la tensione anche a causa di altre problematiche legate all’occupazione dell’ex hotel Petra, avvenuta pochi giorni fa da parte di un gruppo di latinos sgomberati da un’altra area della città. Gli abitanti della zona hanno avviato delle ronde notturne per proteggere i loro quartieri e cercare di prevenire ulteriori atti vandalici o occupazioni. Un sit-in di protesta è stato già organizzato da alcune associazioni locali, mentre sul tavolo delle autorità si discute l’eventualità di ulteriori sgomberi e interventi per ripristinare la sicurezza nella zona.