
Il degrado e l’abbandono del tunnel di via XX Settembre

A distanza di pochi giorni dalla brutale aggressione avvenuta nel sottopasso di via XX Settembre, nei pressi di piazza della Croce Rossa a Roma, la situazione dell’area non è cambiata. Rifiuti, materassi abbandonati e sporcizia continuano ad invadere i gradini e l’ingresso del tunnel, diventato teatro di un drammatico episodio di violenza. Lunedì scorso, una donna di 42 anni è stata trascinata, rapinata e stuprata all’alba proprio in quel sottopasso, scatenando rabbia e paura tra i residenti del quartiere Nomentano.
Il tunnel, riqualificato tra il 2018 e il 2019, è ormai in uno stato di abbandono. Nonostante l’intervento di ripristino di pochi anni fa, l’area è tornata ad essere un rifugio per disperati, segnalato da tempo dai cittadini della zona per le condizioni di degrado. Questi stessi residenti si sentono ora “ostaggi della violenza” e della criminalità, esasperati dal silenzio delle istituzioni e dall’assenza di soluzioni concrete.
La paura è palpabile: le famiglie evitano il sottopasso, soprattutto nelle ore serali, temendo che episodi simili possano ripetersi. Non è la prima volta che quest’area diventa teatro di episodi di violenza o microcriminalità, ma il recente stupro ha riportato l’attenzione sui problemi di sicurezza che affliggono questo angolo di Roma. Il Comune, attraverso una proposta avanzata dalla presidente dell’aula Svetlana Celli e dai consiglieri Yuri Trombetti e Riccardo Corbucci, ha accelerato il progetto di riqualificazione dei sottopassi della Capitale, con l’intenzione di affidare l’area alle associazioni. L’obiettivo è mettere a disposizione lo spazio per iniziative culturali e sociali, rendendolo un luogo sicuro e vivibile.
Tuttavia, al momento, nulla è stato fatto per bonificare la zona. La tensione resta alta, con i residenti che chiedono interventi rapidi per restituire dignità e sicurezza al quartiere, ormai preda di degrado e paura.