
Medjugorje, via libera dal Vaticano, ma con riserve

Dopo oltre 40 anni di dibattiti, il Vaticano ha dato un riconoscimento parziale a Medjugorje come luogo di culto. Tuttavia, il riconoscimento non include le apparizioni mariane, che non vengono considerate ufficialmente autentiche. Il Papa ha autorizzato i pellegrinaggi, ma con un avvertimento: Medjugorje è un centro di preghiera, conversione e pace, non un luogo dove cercare miracoli o apparizioni.
La storia di Medjugorje è iniziata nel 1981, quando sei giovani affermarono di aver visto la Madonna in un piccolo villaggio della Bosnia-Erzegovina. Da quel momento, il luogo è diventato un importante centro spirituale, attirando milioni di fedeli ogni anno. La posizione del Vaticano è stata però prudente: pur riconoscendo i benefici spirituali che molti pellegrini affermano di aver vissuto a Medjugorje, la Chiesa è stata cauta nell’approvare ufficialmente le presunte apparizioni.
Recentemente, il Dicastero per la Dottrina della Fede ha pubblicato un documento in cui si chiarisce che la Chiesa non riconosce ufficialmente gli eventi soprannaturali attribuiti a Medjugorje. Questo approccio “cauto” riflette una tradizione ecclesiastica di discernimento rigoroso sugli eventi che rivendicano una natura soprannaturale. Nonostante ciò, il Papa ha autorizzato i pellegrinaggi, mettendo l’accento sul valore spirituale del luogo.
Papa Francesco stesso ha parlato di Medjugorje come di un luogo dove le persone trovano pace, conforto e un rinnovato senso di fede, ma ha anche messo in guardia contro l’ossessione per le presunte apparizioni. Il Pontefice ha sottolineato che il centro dell’esperienza cristiana dovrebbe essere il messaggio di amore, perdono e conversione, piuttosto che la ricerca di segni o miracoli.
Attualmente, milioni di pellegrini visitano Medjugorje ogni anno, confermando la sua importanza come centro di devozione mariana. La decisione del Vaticano di autorizzare i pellegrinaggi ha segnato un punto di svolta per la Chiesa, permettendo ai fedeli di continuare a recarsi in questo luogo di preghiera, ma con una chiara distinzione tra la devozione popolare e la dottrina ufficiale.