Incidenti sul lavoro in aumento: 36 morti in sette mesi a Roma

09/09/2024

Il dramma degli incidenti sul lavoro continua a colpire duramente Roma e il Lazio. Nei primi sette mesi del 2024, le vittime sul lavoro nella Capitale hanno raggiunto la tragica cifra di 36 morti, quasi eguagliando il totale dell’anno precedente. Questo dato preoccupante mette in evidenza la gravità della situazione, con un aumento di circa il 50% rispetto allo stesso periodo del 2023, secondo i dati raccolti dall’Osservatorio Sicurezza Vega.

Secondo l’analisi fornita dall’Osservatorio sicurezza Vega sui dati raccolti da Inps e Inail, i casi che hanno riguardato la città di Roma sono pressochè doppi rispetto a Napoli e Milano. È una realtà che evidenzia l’urgenza di implementare misure di sicurezza più efficaci e una maggiore attenzione nei settori a rischio. Il trasporto e il magazzinaggio sono particolarmente colpiti, ma anche l’industria manifatturiera e le costruzioni restano tra i settori più esposti a questi tragici eventi.

La fascia di età maggiormente interessata dagli incidenti mortali sul lavoro è quella compresa tra i 55 e i 64 anni, che rappresenta quasi il 48% del totale. Questo dato evidenzia che i lavoratori più esperti, spesso con anni di servizio alle spalle, continuano a essere esposti a rischi letali, probabilmente a causa di ritmi di lavoro elevati o condizioni fisiche che non permettono una prontezza di riflessi adeguata.

Le giornate più rischiose si concentrano a metà settimana, con un picco il martedì (19,8% dei casi), vero “giorno nero” per gli infortuni e, a seguire, il mercoledì (18,2%) e il giovedì (15,7%). A livello regionale, il Lazio ha registrato un totale di 52 incidenti mortali sul lavoro fino a luglio 2024, un numero che continua a crescere in modo allarmante. Le province di Latina e Frosinone hanno visto, rispettivamente, un numero di vittime di 9 e 6, mentre Viterbo ha contato 5 decessi. È proprio Latina, però, a mostrare il tasso di mortalità più alto, evidenziando un problema locale di maggiore gravità.

L’analisi delle dinamiche degli incidenti sul lavoro ha portato alla luce alcuni dettagli preoccupanti: il 16% delle vittime sono donne, un dato in crescita rispetto agli anni precedenti. Questo riflette un cambiamento nella composizione della forza lavoro, ma anche la vulnerabilità di alcuni settori in cui le donne sono maggiormente impiegate.

Le autorità locali e nazionali sono chiamate a reagire di fronte a questi numeri allarmanti. Nonostante siano state introdotte diverse normative e campagne di sensibilizzazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, sembra che manchi ancora una reale consapevolezza del problema. Serve un investimento maggiore in formazione, attrezzature adeguate e controlli periodici per garantire la sicurezza dei lavoratori.

Gli incidenti sul lavoro non sono solo un problema statistico, ma una tragedia che colpisce famiglie e comunità: per evitare che i numeri continuino a crescere, è necessaria una maggiore attenzione da parte delle aziende, dei sindacati e delle istituzioni, per prevenire altre vite spezzate da eventi evitabili. Il flash mob organizzato a Piazza del Popolo nei giorni scorsi è solo uno dei tanti segnali che i cittadini stanno lanciando per chiedere interventi concreti.

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