
Settembre turbolento per i Nidi e le Scuole dell’Infanzia a Roma: tensioni tra sindacati e Amministrazione

L’avvio dell’anno scolastico si preannuncia tutt’altro che sereno per i nidi e le scuole dell’infanzia di Roma. Nonostante i buoni propositi espressi dall’amministrazione, la ripartenza è segnata da profonde tensioni tra le rappresentanze sindacali e il Campidoglio, con frizioni che potrebbero complicare ulteriormente una situazione già critica.
L’assessore all’Istruzione di Roma Capitale, Claudia Pratelli, ha assicurato un incremento delle risorse, come stabilito nella memoria di giunta del 29 agosto, che fornisce al Dipartimento Scuola indicazioni chiare, soprattutto per quanto riguarda l’assegnazione degli incarichi annuali a tempo determinato per educatrici e insegnanti. Tuttavia, queste misure non sono riuscite a placare le preoccupazioni dei sindacati, che continuano a sollevare numerosi punti critici.
Tra le questioni più preoccupanti segnalate dai sindacati, si trova l’aumento dei contratti precari a sole tre ore per le educatrici, che rischia di compromettere la stabilità lavorativa e la qualità del servizio offerto ai bambini. Inoltre, la carenza cronica di personale, con oltre 140 ambiti scoperti, rappresenta un ulteriore ostacolo al buon funzionamento delle strutture educative. Non meno allarmante è la mancanza di coordinatori pedagogici, fondamentale per garantire un’adeguata gestione e qualità dei servizi educativi.
Un altro tema di forte preoccupazione è l’obbligo di iscrizione a un albo professionale per educatori e pedagogisti, introdotto dalla legge 55/2024. Questo nuovo requisito rischia di escludere molte lavoratrici dal mercato del lavoro, soprattutto in considerazione del fatto che il periodo di iscrizione in deroga è ormai prossimo alla scadenza. Se non verranno trovate soluzioni adeguate, numerose educatrici potrebbero non essere più in grado di esercitare la loro professione nei prossimi mesi, aggravando ulteriormente la carenza di personale.
La decisione del Campidoglio di ampliare il numero di nidi convenzionati per aumentare i posti disponibili ha generato ulteriori malcontenti. I sindacati vedono in questa scelta un tentativo di esternalizzare i servizi educativi, con il rischio di un peggioramento delle condizioni lavorative e della qualità dei servizi per i bambini nella fascia 0-3 anni. Questo ha alimentato ulteriormente il clima di tensione, portando la Cisl Fp e la Uil Fpl a proclamare un’assemblea plenaria del personale educativo e scolastico di Roma per l’11 settembre.
Nel documento approvato dalla giunta capitolina, l’assessore Pratelli ha sottolineato l’impegno a garantire il personale necessario per il funzionamento di tutti i nidi e le scuole dell’infanzia attualmente in attività. Inoltre, viene confermata l’assegnazione del personale per l’integrazione dei bambini con disabilità, come stabilito nell’accordo sindacale del 21 dicembre 2023. Si prevede anche l’assegnazione di personale aggiuntivo nei nidi con un elevato numero di iscritti e una frequenza media particolarmente alta, con l’obiettivo di migliorare le condizioni lavorative e garantire un servizio di qualità.
Nonostante queste rassicurazioni, le criticità segnalate dai sindacati restano numerose e richiedono interventi urgenti e strutturali per evitare che la situazione peggiori ulteriormente nei prossimi mesi. Il confronto tra le parti sembra inevitabile, con la speranza che si possano trovare soluzioni condivise per garantire un avvio sereno e ordinato dell’anno scolastico.