
Droga nel Carcere di Velletri: 33 Arresti in un Giro d’Affari da 80mila Euro

Nel carcere di Velletri, la routine quotidiana dei detenuti è stata infiltrata da un flusso continuo di droga, con cocaina e hashish nascosti tra gli affettati, gli shampoo e altri beni di prima necessità nei pacchi destinati ai reclusi.
Questo stratagemma apparentemente semplice ha permesso di creare un giro d’affari considerevole, stimato intorno agli 80mila euro in soli sei mesi, tra gennaio e giugno del 2023.
La droga, proveniente da Tor Bella Monaca, Anzio e Nettuno, è stata scoperta grazie all’operato della procura di Velletri e dei carabinieri della compagnia locale, che hanno eseguito 33 arresti nelle province di Roma, Viterbo, Frosinone, Rieti, Latina e Chieti. Undici persone sono state sottoposte a custodia cautelare in carcere, mentre altre ventidue sono agli arresti domiciliari.
Il meccanismo di spaccio si basava su un sistema consolidato: i detenuti acquirenti ordinavano la droga ai detenuti pusher, che a loro volta contattavano i fornitori esterni tramite microtelefonini o durante i colloqui. I pagamenti avvenivano attraverso ricariche su carte prepagate, effettuate da parenti e amici dei detenuti, rendendo il sistema difficile da tracciare.
Nonostante l’assenza di gruppi criminali organizzati all’interno del carcere, tutti gli ingranaggi del traffico di droga sembravano muoversi in sincronia. Cocaina e hashish venivano occultate nei pacchi di cibo e negli articoli per l’igiene personale, trasportati dai familiari e amici dei detenuti.
La scoperta di questo sistema ha sollevato interrogativi sulla sicurezza all’interno delle strutture carcerarie e ha evidenziato la necessità di un controllo più rigoroso sull’ingresso di beni esterni. Resta ora il compito delle autorità competenti quello di contrastare efficacemente il dilagare del traffico di droga dietro le sbarre.