Roma: corruzione dilagava tra gli appalti pubblici e nessuno sembrava accorgersene, in manette anche Visco Jr

06/02/2024

Roma in mano alla Corruzione – La falce della legge su Gabriele Visco e molti altri corrotti ai piani alti della pubblica amministrazione, deviavano concorsi pubblici e appalti a favore di chi li pagava di più.

In una Roma fatta di palazzi governativi e intrighi di potere, il nome di Gabriele Visco, figlio di un ex ministro delle Finanze, emerge come il fulcro di un’inchiesta sulla corruzione che svela le oscure connessioni tra politica e affari. La storia di Visco junior si intreccia con il mondo degli appalti pubblici, dove la corruzione sembra essere la moneta di scambio principale.

Nato nel 1972, con un passato in Telecom, il manager è finito sotto i riflettori nel 2007 quando è diventato consulente e dirigente di Sviluppo Italia, società controllata dal dicastero di via XX Settembre, dove il padre ricopriva il ruolo di viceministro. Questa posizione ha sollevato polemiche, poiché sembrava indicare una connessione diretta tra gli affari di famiglia e il controllo di importanti risorse statali.

L’inchiesta attuale mette in luce una serie di eventi sospetti, tra cui l’aggiudicazione di un appalto da quattro milioni di euro a una società riconducibile a un costruttore, con l’aiuto di Visco junior. La procura ipotizza che dietro questa operazione ci sia un sistema di relazioni illecite, in cui l’ex dirigente pubblico avrebbe favorito l’assegnazione dell’appalto in cambio di favori personali.

Ma la trama si complica ulteriormente con l’accusa di corruzione legata a un incarico di consulenza di 230mila euro affidato a un avvocato con cui Visco junior aveva già un rapporto. Si sospetta che parte dei compensi pagati per presunte prestazioni mai effettuate sarebbe stata retrocessa al figlio dell’ex ministro.

In questo scenario di corruzione e traffico di influenze, Gabriele Visco emerge come una figura centrale, il cui coinvolgimento solleva interrogativi sulla trasparenza nel mondo degli affari e della politica. L’inchiesta non solo getta luce sui presunti reati, ma offre anche uno sguardo penetrante nella complessa intersezione tra potere politico e interessi economici, alimentando la necessità di una maggiore accountability e trasparenza nelle istituzioni.

Fonte: Il Fatto Quotidiano

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