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Acca Larenzia: finiranno in carcere tre dei manifestanti, erano appena usciti

15/01/2024

I volti nascosti dell’apologia fascista nel cuore di Cassino, organizzatori di sommosse (una tra queste, come piccola goccia nel mare, quella in onore dei caduti di Acca Larentia) finiranno di nuovo in carcere dopo aver scontato diversi mesi ed essere stati da poco rilasciati.

Michele Vacca, Fabrizio Picano, e Aniello Santoro, accusati di inneggiare al fascismo nel cimitero tedesco di Cassino, hanno visto ribaltare la sentenza di assoluzione del Tribunale locale dalla Corte d’Appello di Roma, finiranno di nuovo in carcere dopo la commemorazione ai caduti di Acca Larentia

Il 2017 è l’anno che continua a gettare ombre sul passato, quando i tre estremisti organizzarono due manifestazioni nel cimitero tedesco, pronunciando frasi inneggianti alla Repubblica di Salò e ai caduti del fascismo. La Corte d’Appello ha ritenuto che questo comportamento equivalga a una propaganda di un gruppo avente caratteristiche del disciolto partito fascista.

I difensori, Giuseppe Di Mascio e Ivan Caserta, contestano questa interpretazione, sostenendo che la presenza di soli tre individui nel cimitero non possa configurare un raduno pubblico. Inoltre, sostengono che la manifestazione successiva era autorizzata dalla Questura, coinvolgendo simpatizzanti di un movimento politico denominato “Fascismo e Libertà”. Gli avvocati evidenziano anche l’impegno sociale di Santoro e Vacca nel volontariato per l’assistenza ai poveri di Cassino.

L’inchiesta rivela ulteriori dettagli sulla condotta dei tre imputati, che si facevano ritrarre su Facebook mentre compivano il saluto fascista, accompagnato dalla dichiarazione: “Onore ai Caduti della Repubblica Sociale e dell’alleato germanico. Siamo ritornati, giuriamo che arriveremo fino al potere”. .

Il caso, che sembrava chiuso con l’assoluzione in primo grado nel marzo 2023, ha ora aperto nuovi interrogativi sulla libertà di pensiero come principio costituzionale. La Procura generale ha insistito sulla violazione della Legge Scelba, che sanziona chi esalta esponenti, principi, fatti o metodi del fascismo.

Le ultime notizie da Roma in tempo reale                   Fonte: Il Corriere della Sera

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