
Ambientalisti assaltano e occupano 4 ponti della Capitale, emergenza traffico

L’evento era stato anticipato con una azione ieri che aveva portato il blocco di Ponte Mazzini su tutte e due le sue corsie da parte degli Ambientalisti dell’organizzazione “Fondo Riparazione”.
I blitz di oggi però sono stati il vero scacco degli Ambientalisti ai guidatori della capitale: quattro ponti presi d’assedio da striscioni e catene umane, il traffico Romano stava per collassare in una marea di macchine inchiodate quando sono intervenuti i vigili a rimuovere gli attivisti.
I ponti in scacco: Principe Amedeo, Galleria Pasa, Umberto I e Cavour
La motivazione del blocco dei ponti, oltre a quella di avvisare la popolazione di Roma dei rischi che corre l’Italia e il mondo se non si cambia subito la rotta in campo ecologico, sarebbe stata quella di “informare Roma” riguardo al corteo che si terrà il 16 Dicembre.
“Se vieni il 16 mi sposto” recitava per l’appunto uno degli striscioni tenuti in mano dagli ambientalisti. Roma in qualche modo non è stata cattiva con queste persone, nessun automobilista è stato protagonista di percosse o violenza, all’arrivo dei vigili i rivoltosi si sono tolti.
Perché protestare così?
Il modus operandi della “protesta non violenta” non è nuovo alle società occidentali ed è un felice lascito della dottrina di Ghandi. Detto questo sono pochi i Romani che non vorrebbero passare sopra con le macchine agli ambientalisti.
Con Ultima Generazione messa ko dai processi “Fondo Riparazione” si prepara a riempire quel vuoto nel “sottomondo” delle organizzazioni Eco-Estremiste.