
Roma, il giallo della tournée coreana: non arrivano i soldi

Mentre Friedkin e Mourinho si incrociano sull’Atlantico, l’organizzazione dell’estate della Roma è in alto mare: rischia di saltare all’improvviso la seconda parte della tournée asiatica, quella che prevede le due amichevoli in Corea del Sud contro il Wolverhampton (29 luglio) e contro i padroni di casa dell’Incheon United (1 agosto). Il problema è banalmente economico. Il nuovo direttore commerciale del club, l’americano Michael Wendell, aveva trovato un accordo con l’organizzazione del minitorneo coreano per 3 milioni, pretendendo che una parte del compenso pattuito fosse pagato in anticipo. I soldi però non sono mai arrivati. È lo stesso “disguido” che ha fermato il Napoli, a sua volta invitato a Seul per un’amichevole di fine stagione contro il Maiorca, nella quale i protagonisti sarebbero stati due calciatori coreani: Kim da una parte, Lee dall’altra. In questo caso addirittura Aurelio De Laurentiis avrebbe dovuto incassare un cachet di 5 milioni. Ma dopo aver firmato il contratto, il Napoli non ha ricevuto il bonifico. Tanto è vero che il presidente ha telefonato alla Roma per sconsigliare la partecipazione al tour nel Sud-Est asiatico.