
Rifiuti, i cestini della vergogna: “Li svuotino i privati perché Ama non ce la fa”

L’allarme del I Municipio: se la municipalizzata non ce la fa, consegni il servizio alle aziende private che si occupano di ristoranti, bar e negozi.
Se Ama non ce la fa a svuotare con puntualità i cestini in centro storico, consegni il servizio alle aziende private che si occupano di ristoranti, bar e negozi. Questo l’allarme lanciato direttamente dal I Municipio. Siamo agli estremi rimedi. Le piazze più belle della Capitale sono prese continuamente d’assalto: le contromisure fin qui sono risultate inefficaci. La presidente Lorenza Bonaccorsi ha buttato giù una nota con Stefano Marin, il suo assessore all’Ambiente, e ha proposto una soluzione ad Ama. Nella lettera inviata anche al Campidoglio e ai vigili urbani, la minisindaca è diretta: “Considerata la difficoltà di Ama nel sostenere il servizio di un periodico e capillare svuotamento dei cestini gettacarte distribuiti su tutto il territorio del I Municipio, teso a garantire una condizione di decoro urbano tale da rendere piazze e terrazze luoghi accoglienti e puliti per la comunità, si chiede di valutare la possibilità di affidare al prestatore (i privati che si occupano dei locali commerciali, ndr) la cura di tale servizio”.
L’elenco delle location da bollino rosso riguardano Stazione Termini, piazza dei Cinquecento, piazza della Repubblica, piazza dell’Esquilino, piazza Vittorio, pizza di San Giovanni in Laterano e lo slargo di fronte al Colosseo. Ancora, ci sono piazza Venezia e piazza d’Aracoeli, piazza Navona e i cestini davanti alla Fontana di Trevi e al Pantheon, in piazza della Rotonda. La lista continua con Montecitorio e piazza Barberini, piazza di Spagna e piazza del Popolo, per poi passare alla terrazza del Pincio. Sull’altra sponda del Tevere, ci sono pure piazza Cavour e piazza Mazzini, via della Conciliazione e piazza Trilussa. Seguono piazza Garibaldi e la sua terrazza, piazza di Santa Maria in Trastevere, piazza Orazio Giustiniani, piazza Testaccio, piazza di Santa Maria Liberatrice e la salita delle pendici dell’Aventino. Per chiudere, piazza dei Cavalieri di Malta, piazzale Ostiense e piazzale dei Partigiani. Se Ama non basta, è questa la nuova filosofia di chi lo governa, passi la mano e faccia intervenire le società che stanno portando risultati su ristoranti e negozi.