
Pietralata, nasce il Technopole: sette università insieme per la scienza

Prende il via uno dei progetti pilota del Pnrr: sul piatto 110 milioni di euro più gli investimenti dei privati.
Il Pnrr cosentirà la creazione del Rome Technopole, un istituto di formazione nelle materie scientifiche universitarie. Nei giorni scorsi è arrivata la firma dell’atto costitutivo della fondazione. Saranno messi sul piatto 110 milioni di euro, che saranno finanziati principalmente con i bandi del Pnrr. Per la sede è stata scelta Pietralata, una delle zone selezionate proprio dai progetti di riqualificazione industriale e culturale approvati dal Piano nazionale.
“Con questo atto nasce un ecosistema dell’innovazione a carattere regionale che alimenterà la filiera della ricerca e dell’innovazione in sinergia con le imprese e le Istituzioni pubbliche”, ha spiegato la rettrice dell’università Sapienza, Antonella Polimeni, nominata tra l’altro presidente della fondazione Rome Technopole . Alla nascita della fondazione hanno preso parte sette università a partire da Sapienza, Tor Vergata e Roma Tre, insieme a imprese e istituzioni che hanno annunciato l’intenzione di partecipare finanziariamente al progetto. La Camera di Commercio di Roma investirà 100mila euro, la Regione Lazio, il Comune di Roma e la Sapienza 50mila ciascuno, Tor Vergata 40mila, e a seguire molti altri atenei. Anche le imprese faranno la loro parte: Almaviva (40mila euro), Airbus (30mila), Eni (40mila), Leonardo (40mila), Unicredit (40mila), Thales (50mila) e molte altre, fino a Unindustria (100mila euro), l’unione degli industriali che da due anni lavora alla realizzazione di questo progetto.
La messa a terra del progetto equivale a un boom nella formazione specialistica e soprattutto a un volano in termini di occupazione, assicurato dagli scambi tra l’offerta formativa e la domanda delle imprese coinvolte nel progetto. Gli obiettivi primari sono l’aumento del numero di laureati in settori strategici, la crescita dei brevetti regionali, la promozione delle startup, l’attrazione di grandi gruppi industriali sul territorio laziale.