
Vaticano, un cardinale africano modifica la sua data di nascita

In Vaticano, le dinamiche pre-conclave si fanno sempre più intense, alimentate dalle condizioni di salute del Papa e dalle manovre per la successione. Un episodio ha destato particolare attenzione: il cardinale africano Nakellentuba Ouedraogo ha modificato la sua data di nascita, spostandola dal 25 gennaio al 31 dicembre 1945. La giustificazione ufficiale è la mancanza di anagrafe nei villaggi del Burkina Faso, suo paese d’origine, al momento della sua nascita. Questo cambiamento gli permette di rientrare tra gli elettori attivi in caso di conclave quest’anno.
La modifica, scoperta dal giornalista olandese Hendro Munsterman, ha sollevato sospetti su possibili strategie future. Con il voto del cardinale Ouedraogo, il collegio elettorale conta ora 137 membri, di cui 109 nominati da Papa Francesco. Il Pontefice ha rivoluzionato la composizione del collegio, privilegiando pastori provenienti da nazioni con scarsa rappresentanza cardinalizia, dove il cattolicesimo perdipiù è religione minoritaria, a scapito di sedi tradizionali europee.
Nel frattempo, le consultazioni informali tra cardinali sono già iniziate, accelerate dalle preoccupazioni per la salute del Papa. La sua voce sofferente in un recente audio ha alimentato timori e la necessità di prepararsi al futuro. L’eventuale conclave si preannuncia complesso, con un corpo elettorale eterogeneo e un quorum elevato (91 voti). La mancanza di riunioni concistoriali ha accentuato la frammentazione tra cardinali bergogliani, conservatori, centristi e progressisti. Oltretutto, per la prima volta, molti dei cardinali non si conoscono fra loro, il che renderebbe ancora più lento e complicato il formarsi di uno schieramento maggioritario a favore di un candidato.
La provenienza geografica dei cardinali è variegata: 53 dall’Europa, 16 dal Nord America, 22 dall’America centrale e del Sud, 18 dall’Africa, 24 dall’Asia e 4 dall’Oceania. Tuttavia, l’origine non garantisce schieramenti compatti. Tra i papabili italiani emergono figure come Parolin, Zuppi, Gugerotti e Pizzaballa. In Europa, Tolentino de Mendonca, Arborelius e Aveline sono considerati influenti. In Asia e Africa, Tagle e Ambongo spiccano per il loro ruolo di mediatori.
Il blocco conservatore, seppur frammentato, potrebbe creare un polo di voti con figure come Erdo e Eijk. Tuttavia, l’incertezza regna sovrana, con la possibilità di un “underdog” come Wojtyla nel 1978. In attesa di scoprire se e quando Papa Francesco potrà lasciare la sua stanza d’ospedale al Gemelli, il Vaticano si prepara a un periodo di transizione, con scenari complessi e molte incognite.