
Roma, pestato a sangue per difendere un’amica: 21enne in ospedale

Pestato di botte, massacrato con pugni e calci a pochi metri da un locale di via del Casaletto solo per essere intervenuto in difesa di un’amica. Sarà sottoposto domani a un delicato intervento maxillo-facciale all’ospedale San Camillo per la ricostruzione della mandibola, fratturata in più punti, Francesco, uno studente di 21 anni al terzo anno di Ingegneria meccanica. Ha anche riportato due traumi cranici e, come ha spiegato la madre Barbara al quotidiano Il Messaggero, ancora sotto choc, «ha persino i segni di un morso a un orecchio e graffi dappertutto».
La mente della donna è andata subito a quanto accaduto a Willy Monteiro Duarte, il giovane cuoco di origine capoverdiana, anche lui 21enne, brutalmente ucciso in conseguenza delle percosse subite il 6 settembre del 2020, a Colleferro, dopo avere cercato di difendere un amico finito nel mirino dei bulli. Per quel raid pochi giorni fa la Corte d’Assise di Appello ha condannato Marco Bianchi all’ergastolo mentre il fratello Gabriele, a cui sono state riconosciute le attenuanti generiche, a 28 anni.
«Mio figlio – ha aggiunto Barbara – ha rischiato di fare la stessa fine e il tutto nell’indifferenza generale. Me ne sono resa conto non appena ho capito meglio che cosa fosse successo: è stato Francesco stesso a chiamare il 112 cercando di rialzarsi da terra, ha trovato anche la forza di avvisarmi dal cellulare in ambulanza prima di dirmi “ora non riesco più a parlare”. Mi appello alle tante persone che sabato sera affollavano il locale, a chi ha visto e può aiutarci a capire chi lo ha ridotto così. A Colleferro altri ragazzi trovarono il coraggio di recarsi dalle forze dell’ordine contribuendo a fare giustizia, chiedo che anche qui a Roma chi era testimone non sia omertoso».
Sul caso indagano gli agenti del Commissariato Monteverde. La denuncia è partita d’ufficio per via delle gravi lesioni riportate dal ragazzo tramite gli operatori del posto di polizia, aperto durante tutte le 24 ore.
Secondo quanto finora ricostruito, Francesco, che abita a Trevignano, era in compagnia di altri due colleghi universitari e la fidanzata di uno dei due. All’improvviso nel locale entrano delle ragazzine minorenni, una di loro fa cadere un drink addosso alla ragazza. «Lei dice loro “che fate, fai attenzione” – ha raccontato il fidanzato della giovane, Lorenzo – ma quelle passano subito alle mani l’afferrano per i capelli e per il viso e la fanno cadere. Quindi arrivano altri a dare manforte alle ragazzine, forse clienti abituali». Scoppia il putiferio. «Mio figlio mi ha detto che addirittura c’era chi incitava allo scontro – ha aggiunto Barbara – invece lui ha provato a dividere i gruppi. Poi sono stati fatti uscire tutti fuori. Nessuno aveva ancora chiamato la polizia. Francesco è stato rincorso, si è ritrovato circondato, scaraventato a terra e riempito di botte. Si ricorda i cazzotti, ma per il tipo di ferita è possibile che abbia ricevuto anche dei calcioni». Uno degli amici ha provato a proteggerlo ma non ce l’ha fatta, perchè è stato a sua volta aggredito: gli hanno sferrato due pugni al centro del petto rompendogli due costole.
Barbara attende ora l’intervento, inizialmente previsto per ieri mattina e successivamente rimandato. «Sono sconvolta, sicuramente mio figlio avrà bisogno di un aiuto psicologico per riprendersi non solo fisicamente. È un ragazzo fin troppo pacifico – ha spiegato ancora – ha la passione per il teatro, non gli piace nemmeno bere e l’altra sera aveva preso una birra piccola. Preferisce persino muoversi a piedi e non guidare lui la macchina quando gira per Roma per quanto è timoroso». Sabato sera l’appuntamento al pub. «Non so come siano finiti lì, comunque si tratta di una zona tranquilla. Francesco di solito frequenta con il suo gruppo quel quadrante della città, via Ubaldo degli Ubaldi, Cipro, la Balduina. Chi ha elementi utili, contatti la polizia».