
Ostia, la madre denuncia il figlio ladro: “Va aiutato, non in carcere”

Una madre denuncia il proprio figlio pur di salvarlo. Gianfranco, 40 anni, affetto da psicosi e tossicodipendenza, è autore di una lunga scia di furti tra Ostia e il litorale romano. Reclutato da bande criminali locali, nell’ultimo mese ha messo a segno cinque colpi, l’ultimo dei quali in un negozio di elettrodomestici. È stata la madre, trovandosi la refurtiva in casa, a contattare la polizia. Mara, questo il nome della donna, ha chiesto alle istituzioni di intervenire con una misura alternativa alla detenzione: «Mio figlio ha bisogno di una Rems, non del carcere. Non può essere lasciato solo».
Gianfranco non è nuovo alla giustizia: alle spalle ha anni trascorsi tra carcere, centri di disintossicazione e strutture di recupero. L’ultima detenzione è terminata nel 2018, ma da allora la sua situazione è precipitata. Le indagini recenti hanno collegato Gianfranco a undici furti: oltre ai cinque dell’ultimo mese, altri sei commessi nel 2023. A incastrarlo, le tracce di DNA trovate sui luoghi dei reati. Tra le vittime anche la palestra della legalità di via dell’Idroscalo, simbolo del riscatto contro Mafia Capitale. La madre ha più volte segnalato il peggioramento delle condizioni psichiche del figlio, ma le liste d’attesa per accedere a una Rems restano lunghe e la burocrazia lenta.
Mara ha presentato sabato scorso una nuova richiesta al Tribunale di Sorveglianza per ottenere il ricovero in una residenza per misure di sicurezza. Una possibilità già concessa in passato e poi decaduta. «Non chiedo clemenza – spiega – ma una soluzione che possa davvero aiutare mio figlio. Sta male, continua a uscire la notte per rubare. Le bande approfittano della sua debolezza. Così rischia la vita, o di fare male a qualcuno». La donna spera in un intervento tempestivo per evitare l’ennesimo peggioramento. «Spero solo non sia troppo tardi».