
Chi è Dante Spinelli, coinvolto nella sparatoria che ha ucciso l’anziana a Villaggio Falcone

Dante Spinelli, conosciuto come ‘Peppe’, è un nome noto alle autorità. Ventotto anni, appartenente a una nota famiglia di sinti italiani, ha un passato segnato da vari precedenti penali.
Le indagini della squadra mobile di Roma e della procura lo hanno inserito nel registro degli indagati per il tragico evento avvenuto giovedì a Villaggio Falcone. Un proiettile vagante ha colpito la Smart su cui viaggiava Caterina Ciurleo, 81 anni, causando la sua morte.
Spinelli è stato fermato poco dopo l’incidente. Residente a pochi metri dal luogo del ferimento, è stato rintracciato nell’ambito di indagini nei circoli del crimine della zona di Roma Est. Interrogato per meno di 24 ore, è stato successivamente rilasciato. La morte di Ciurleo sembra inserirsi in un contesto di faida per il controllo del territorio, legata probabilmente allo spaccio di droga.
Le autorità hanno comunicato ieri sera il fermo di Spinelli, sospettato di aver esploso i colpi di arma da fuoco che hanno ucciso Ciurleo. Tuttavia, questa mattina è stato rilasciato. La Questura ha precisato che “sono emerse evidenze investigative che hanno indotto a soprassedere all’adozione di provvedimenti restrittivi immediati”. Spinelli resta comunque indagato, mentre le indagini, coordinate dalla direzione distrettuale antimafia, continuano per identificare tutti i responsabili.
Dante Spinelli era già noto per il suo coinvolgimento nel traffico di droga nella zona di Ponte di Nona. Le indagini del 2020 lo avevano collegato a un giro di spaccio di 100.000 euro al mese. Nonostante il suo ruolo secondario, Spinelli maneggiava armi di varia tipologia.
La morte di Caterina Ciurleo, vedova e nonna residente a Torre Maura, ha scosso profondamente la comunità. Testimone di Geova, Caterina era in auto con un’amica di ritorno da una visita. Il proiettile che l’ha colpita ha messo fine alla sua vita dopo una tragica corsa in ospedale.
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